venerdì 9 gennaio 2015

KNOEPLA SOUP- e le novità, sul fronte occidentale...


Il marito è approdato dall'altra parte del mondo e, naturalmente, è già al settimo cielo. Il conto corrente è stato aperto in un batter d'occhi, il Foreigne Office gli ha fissato un appuntamento per e mail, senza bisogno di presentarsi o di fare code, l'ambiente lavorativo è rilassato ma efficiente, ha pure mandato giù una finta pizza con il conto astronomico a seguire senza fare (troppe) storie.
Sul fronte occidentale, invece, le notizie sono meno confortanti: l'imperativo è quello di rassegnarsi a non trovare lavoro- o meglio: a pensare che la realizzazione delle donne debba avvenire anche in altri canali, tipo il corso di cinese o le conversazioni a bordo piscina e, udite udite, a considerare la possibilità che anche la mia coppia scoppi. 
Più della lontananza, più della diversità di abitudini, più del logorio della vita a due, parrebbe che l'arma più micidiale per decretare la fine della vita coniugale sia la donna orientale.
"maddai", rido, mentre mi godo gli ultimi freddi sorseggiando un cappuccino. "ero rimasta alle ragazze dell'est, fa' un po' tu... la donna orientale, ma chi lo avrebbe mai detto... ma vale solo per gli "scoppiati in partenza", quelli che lasciano le mogli a casa, intendo, oppure..."
Oppure.
Anzi: l'"oppure" è la regola, a quanto suggeriscono le statistiche. Di ufficiali non ce ne sono, ma il "si dice" è di quelli da far tremare le vene ai polsi.

"No, vabbè, ma non ci credo... passino le Ucraine, le Moldave, le Svedesi, le Tedesche, passi tutto il catalogo delle tipologie di femmes fatales, ma che cosa abbiamo noi italiane che non possa reggere il confronto con le Orientali? siamo forse meno brillanti?
"No"
"Siamo meno intelligenti?"
"No"
"Siamo meno belle"
"No"
"E allora? cos'è che abbiamo di così diverso da loro - e di così terribile, da farle preferire a noi?"
"Semplice: parlate...."


KNOEPLA SOUP
zuppa di gnocchi del Norh Dakota



Due precisazioni

- di là, all'mtchallenge, ci si sfida sui canederli e questa zuppa avrebbe potuto contribuire agli approfondimenti sul tema, se non fosse per la pasta degli gnocchi, che non è a base di pane raffermo, ma di farina, latte e uova. Quindi, sta da questa parte e poi la mettiamo pure nelle ricette orfane, perchè merita più di una adozione, da tanto è stata gradita, ieri sera
- fra gli auspici del 2015, quello più ricorrente era il venir meno delle foto con le mani imbacuccate. Visto che non ne ho mai fatta una, son corsa immediatamente ai ripari. Sia mai che mi portiate ad esempio di creatività...

Ingredienti (per 4 persone)

per la zuppa
2 patate grandi, lavate, sbucciate e tagliate a cubetti
1 cipolla, mondata e affettata finemente
circa mezzo litro d'acqua calda
350 ml di latte
2 cucchiai di olio extravergine
sale
prezzemolo (o aneto o noce moscata)


per il brodo
1 cipolla
1 gambo di sedano
1 carota
1 pezzetto di porro
prezzemolo
1 foglia di alloro
2,5 litri d'acqua
una piccola manciata di sale grosso


per gli gnocchetti
300 g di farina debole (00)
1 uovo intero, medio
dai 3 ai 6 cucchiai di latte intero
sale

Il brodo e la zuppa si preparano assieme, in due pentole diverse, entrambi capaci.
Per il brodo, lavate, asciugate e mondate gli ortaggi e tagliateli a pezzi grossi, se vi pare il caso. Metteteli nella pentola, aggiungete l'acqua fredda e le erbe aromatiche, mettete sul fuoco a fiamma vivace e portate ad ebollizione: salate (poco, si fa sempre in tempo ad aggiustare verso la fine), abbassate la fiamma al minimo, mettete il coperchio e fate cuocere per almeno due ore. Aggiustate di sale alla fine: dopodiché, scolate le verdure e filtrate il brodo, attraverso un colino. Tenetelo da parte.

per la zuppa, scaldate l'olio e, quando è caldo ma non fumante, versatevi la cipolla affettata e le patate a cubetti Mescolate bene con un cucchiaio di legno, salate leggermente, fate insaporire a fiamma vivace, poi unite l'acqua (meglio se leggermente scaldata sul fornello), in modo da coprire a filo le patate e le cipolle. Abbassate la fiamma al minimo, mettete il coperchio e fate cuocere, dai 20 ai 30 minuti, controllando spesso per evitare che il liquido si asciughi: cercate di mantenerlo sempre a filo del contenuto, tenendo a portata di mano altra acqua calda, meglio se bollente, per aggiungerla via via, se è il caso. Appena le patate si disfano, frullatele con il minipimer. Dopodiché, aggiungete il latte, mescolate bene e scaldate, senza portare ad ebollizione.

Nel frattempo, preparate gli gnocchetti
Setacciate la farina e il sale in una terrina, unite l'uovo e amalgamatelo al composto: ammorbiditelo con il latte, aggiungendo da tre a sei cucchiai (dipende da quanto assorbe la farina e da quanto grande è l'uovo): dovrete ottenere un impasto liscio, che si lavora benissimo, senza attaccarsi alle mani. Spolverate leggermente di farina la spianatoia e formate tanti salsicciotti, da cui ricaverete degli gnocchetti di mezzo cm ciascuno, con un coltello. non è il caso di rigarli con la forchetta, basta che siano abbastanza regolari.

Portate il brodo a bollore e versarvi gli gnocchetti, tutti in una volta. Farli cuocere fino a quando sono teneri, circa 5 minuti dalla ripresa del bollore.
Nel frattempo, portate a bollore anche la zuppa, mescolando con attenzione per evitare che si attacchi al fondo della pentola. Appena gli gnocchetti sono pronti, scolateli con un mestolo forato e versarli direttamente nella zuppa bollente: abbassate la fiamma al minimo, mescolate con delicatezza e versate tutto in una zuppiera. Servite fumante, cosparsa di prezzemolo tritato.







  • Si scrive "zuppa", si legge piatto unico e pure robusto e pure da grandi freddi. Fra patate e gnocchi e latte, non saprei dirvi checosa riempia di più. Quanto meno alle nostre latitudini e a questo inverno balordo, che si confonde con la primavera, almeno qui. Nel North Dakota, per contro, questo è il modello base, visto che esistono versioni ancora più ricche, con il pollo e la pancetta.
  • Ho scelto la versione più semplice delle varie zuppe proposte: la più tradizionale, suggerisce di addensare con un roux, ma vista la presenza delle patate l'ho ritenuto inutile. 
  • Non avevo carote, per cui il colore finale è quello bianco, che più bianco non si può- e neppure prezzemolo: abbiamo scelto l'aneto (io) con una spruzzata di noce moscata (la creatura): meglio tenerli separati, ma vanno bene entrambi. 
  • Le cotture sono separate: di qua, la zuppa, di là il brodo con gli gnocchetti. Solo all'ultimo, trasferite gl gnocchetti nella zuppa, lasciateli bollire lo stretto necessario perché i sapori si amalgamino (un minuto al massimo) e poi servite. 
  • Il brodo più indicato è quello di pollo, ma è contemplata anche l'aternativa del brodo di verdure, che è quella che ho scelto io, per ragioni di tempo. 
  • Attenzione all'impasto degli gnocchetti: usate una farina debole e non eccedete con l'uovo, perchè il rischio è che possano restare duri. in qualche ricetta c'è il lievito, ma ho preferito non utilizzarlo ed ammollare il composto col latte: in cottura hanno retto benissimo e non si sono sfaldati.
A lunedì,
Ale